Le fibre contro obesità e sindrome metabolica?

Una dieta ricca di fibre sarebbe una manna contro l’obesità e la sindrome metabolica, ma non tutte le fibre nascono uguali. In un nuovo studio, un gruppo di ricercatori ha scoperto che le fibre fermentabili come l’inulina sono utili a contrastare l’accumulo di peso, ma anche il colesterolo alto e i trigliceridi alti. L’inulina è una fibra che adesso sta conoscendo un periodo di grande popolarità: questa fibra è capace infatti di attrarre i liquidi intestinali, e si rivela molto utile per chi soffre di stitichezza, inoltre riduce l’assorbimento di calorie e di grassi derivati da un’alimentazione scorretta. Come il glucomannano/konjac , alcune gomme, lo psillio, alcune alghe/mucillaggini, l’amido resistente. Inoltre aumenterebbe la percentuale di Bifidobacteria della flora intestinale, aiutandoci così ad avere un intestino più sano e una flora batterica più equilibrata. Ha cioè un’azione prebiotica. E infine, riduce il carico glicemico dei pasti. Per questo oggi esistono molti prodotti arricchiti da inulina: per esempio la farina e i prodotti della Fiberpasta, ma anche molti prodotti da forno per diabetici e alcuni prodotti proteici la contengono.

Tutto bello, ma ahimè esistono delle controindicazioni, a iniziare dal fatto che l’inulina, come altre fibre che contengono frutto oligo saccaridi, cioè particolari catene glucidiche, provoca fermentazione intestinale: è infatti un polimero del fruttosio. Dunque se soffrite di colon e in generale di pancia gonfia e sindrome dell’intestino irritabile, l’inulina può essere controproducente, e dovete fare attenzione a leggere le etichette di molti cibi che presentano diciture come “dietetico” “senza zucchero” “a basso indice glicemico”, ma anche a molti prodotti integrali. L’inulina è presente in molti pasti sostitutivi dietetici: barrette, frappé, creme e frullati.
Ovviamente è anche presente in molti prodotti naturali: dalla radice di cicoria al topinambur fino all’aglio e alla cipolla.
Il consiglio è dunque questo: di provare questi i prodotti con inulina aggiunta con moderazione, facendo attenzione a che non ci producano eccessiva fermentazione intestinale. Se li tolleriamo bene, possiamo per esempio acquistare dell’inulina in polvere da aggiungere alle torte e al pane fatto in casa o ai biscotti: riduce il carico glicemico, è addensante, ha un’azione prebiotica importante. Se invece notiamo pancia gonfia e un peggioramento della regolarità, a dispetto di una regolare assunzione di acqua, il consiglio è quello di non insistere, perché l’inulina può dare un sacco di benefici sì, ma non per noi.