Le persone stanno sempre meno a dieta, ma…

Tempo fa, considerando l’opinione di alcuni esperti che correlavano le diete continue delle persone al sovrappeso, concludevo che, anche se sembrava un paradosso, più si stava a dieta più si tendeva a ingrassare.  La cosa ha senza dubbio un fondo di verità se si pensa che chi sta a dieta ipocalorica continua non fa che stressare e abbassare il metabolismo, con la conseguenza di accumulare peso anziché perderlo nel lungo termine, o cadere vittima di vari disordini alimentari. Inoltre, anche il tipo di dieta che si sceglie è predittivo del nostro successo/fallimento in campo dietetico: se voglio dimagrire velocemente e voglio dimagrire subito, costi quel che costi, quel che mi interessa è che il numero sulla bilancia scenda a scapito della salute e quindi qualsiasi dieta drastica va bene. Il che però porta a riprendere il peso con gli interessi, e quindi, alla fine, di essere più grassi.
Ma, uno studio cinese, realizzato su un campione di circa 28mila persone dice esattamente il contrario.

Le persone non stanno più a dieta degli scorsi decenni, ma meno. E probabilmente sono più grasse per questo motivo.
Le ragioni per cui in realtà si controlla meno l’alimentazione e quindi si tende meno a dimagrire per gli esperti possono essere molteplici: da un lato, una maggiore accettazione sociale delle persone sovrappeso (body acceptance/body confidence) che però potrebbe anche essere una conseguenza del fatto che aumentano le persone sovrappeso, dunque bisognerebbe capire se viene prima l’uovo o la gallina; dall’altro, il fatto che le persone sovrappeso spesso hanno provato in passato metodi dimagranti che non hanno funzionato, rendendole in seguito più rinunciatarie.
Se queste ragioni/ipotesi mi sembrano deboli, la terza mi sembra la più coerente: il sistema sanitario nazionale (anzi, la plurale: la sanità nei vari paesi…) si sta prendendo sempre meno carico della prevenzione dell’obesità, lasciando allo sbando le persone che devono dimagrire, preda di programmi più o meno validi e della disinformazione, ma soprattutto lasciando a loro la scelta del professionista privato. Salvo poi prescrivere farmaci per le malattie correlate all’obesità…