Le proteine della soia contro l’osteoporosi?

proteine-della-soiaAssumere integratori a base di proteine della soia e isoflavoni aiuterebbe, nelle donne in menopausa, a ritardare il problema dell’osteoporosi e in generale della perdita di densità ossea. E’ quanto ha stabilito una ricerca condotta dal dottor Thozhukat Sathyapalan della britannica University of Hull. Secondo la ricerca, le donne che a partire dai primi sintomi della menopausa hanno assunto degli integratori a base di proteine della soia e isoflavoni (nella dose di 66 mg) avevano nel sangue una percentuale più ridotta di un marcatore legato alla perdita di massa ossea, rispetto a quelle trattate con le sole proteine della soia. Il campione che assumeva integratori a base di proteine della soia arricchite da isoflavoni aveva anche un ridotto rischio cardiovascolare. Secondo il medico l’azione della soia sarebbe simile a quella dei farmaci contro l’osteoporosi. Lo stesso dr. Thozhukat Sathyapalan ha curato vari studi sull’integrazione delle proteine della soia arricchite con isoflavoni nei pazienti diabetici, nei pazienti con problemi alla tiroide e in quelli con disfunzioni ormonali.

Ebbene, personalmente sullo studio sono scettica. Lo studio è stato infatti condotto su un campione di 200 donne, per un periodo di sei mesi: molti studi sulla soia non superano i sei mesi e quindi i vantaggi sul lungo termine non sono noti per la maggior parte di essi. In più, la predilezione del medico che ha condotto lo studio per studi analoghi con integratori di proteine della soia e isoflavoni, ma sempre in periodi limitati di tempo (quando potrebbe, invece, parlare di una dieta ricca di cibi di soia) rende lo studio di difficile interpretazione all’atto pratico.
Le donne dovrebbero insomma assumere un integratore, come questo

Non c’è infatti un riferimento a come ottenere gli stessi vantaggi delle donne rappresentate nello studio con una dieta a base di cibi di soia, né raccomandazioni generali. Inoltre, uno studio che invece è stato condotto per ben due anni su un campione di donne analogo, in Italia riportato sul sito della Fondazione Veronesi, ha smentito l’ipotesi che gli isoflavoni potessero ridurre il rischio di osteoporosi nelle donne, ma ha ricalcato l’importanza di alimenti a base di soia da assumere in generare dopo i 40 anni, poiché le donne orientali hanno livelli minimi di osteoporosi e si pensa che l’alimentazione tradizionale a base di soia possa c’entrare qualcosa.

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