Mangiare di più fa bruciare di più

1386931579758.cachedUna buona ragione per mangiare di più e per non affamarsi dietro diete restrittive e ipocaloriche c’è, e lo stabilisce uno studio interessante condotto sui topi e pubblicato sull’importante rivista Cell. Lo studio riguarda la capacità del nostro corpo di mutare le cellule del grasso bianco (ovvero dell’adipe comunemente inteso come tale) in grasso bruno (cellule adipose che aiutano a tenere il corpo magro e a bruciare di più: una loro maggiore presenza nel corpo equivale a un metabolismo più alto). Secondo i ricercatori della Yale School of Medicine, la conversione del grasso bianco in bruno ci farebbe perdere i chili di troppo, ma ovviamente non è automatica o saremmo tutti magrissimi: invece dipende da vari fattori, incluso da quanto e come il cervello recepisce i segnali di sazietà.
I segnali dell’ipotalamo di regolazione dell’appetito sarebbero infatti direttamente involti nella capacità del nostro corpo di bruciare i chili di troppo. Meno mangiamo rispetto a quanto dovremmo e più tempo facciamo passare tra un pasto e l’altro e meno dimagriamo. I ricercatori posso confermare questo comportamento del corpo umano dopo aver visto quello dei topi: i topi sottoposti a dieta ipocalorica bruciavano automaticamente di meno e avevano una minore conversione di adipe bianco in grasso bruno rispetto ai topi che facevano un’alimentazione soddisfacente. Se si mangia abbastanza si spinge automaticamente il corpo a bruciare di più, e a utilizzare l’energia di riserva in calore. Secondi i ricercatori, dunque, fare un’alimentazione soddisfacente, che non ci faccia sentire affamati tra un pasto e l’altro, e adeguata dal punto di vista calorico è la chiave per mantenere il peso corporeo e arrivare a bruciare grasso senza “tendere a ingrassare”. Ovviamente si deve mangiare abbastanza da rispondere alle nostre esigenze nutritive e di appetito, ma non tanto da ingrassare.

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