Mangiare fuori quando si sta a dieta: missione possibile

Come regolarsi quando si sta a dieta ma si è costretti per viaggio o per motivi di lavoro a mangiare fuori? Queste due esigenze come sappiamo non vanno affatto d’accordo.
Quando stiamo a dieta, per la maggior parte del nostro tempo ci conviene prepararci i pasti a casa, perché in questo modo è più facile conteggiare sia le calorie che i macronutrienti.
Mettiamo però che non sia proprio possibile portarsi il cibo da casa: come fare per non andare in paranoia?
Ci sono due strade. La prima è affidarsi a snack confezionati, in questo caso un salvagente soprattutto se li sappiamo scegliere: fanno al caso nostro le barrette proteiche, che possiamo trovare anche nelle farmacie, e che in genere hanno un ridotto contenuto di grassi e non troppi zuccheri; gli yogurt confezionati, meglio se compatti e al naturale come lo yogurt greco; e se li troviamo, verdura o frutta porzionate, spesso opzioni presenti anche nelle caffetterie.

La seconda strada è adottare rapidamente delle strategie alimentari se la nostra scelta si limita al ristorante, al bar o alla tavola calda: a seconda dell’offerta, dobbiamo capire su quali piatti puntare.
Ecco la mia top list!
Per i ristoranti: una grigliata di pesce o carne, carne o pesce ai ferri, tartare di carne o pesce con insalata, sashimi, insalata arricchita con uova e tonno al naturale (se ha olio, condiamo solo con succo di limone o aceto), tofu alla piastra (non saltato in padella alla cinese), zuppe di legumi semplici, contorni di verdure grigliate.
Per le tavole calde: se hanno dei contorni di verdure, puntare su quelli, lasciando perdere le taglie di lasagna, di paste condite, gli stufati; spesso infatti queste pietanze nelle tavole calde vengono addizionate di olio e condimenti aggiuntivi e ri-riscaldate di volta in volta.
Per i bar: se non possono prepararvi un’insalata, puntate su una spremuta d’arancia o meglio di agrumi misti più un toast grande con formaggio e prosciutto o un panino con mozzarella e verdure o alla caprese.
Infine una regola importante: quando cercate di capire quanto avete mangiato, se è qualcosa cucinata fuori, aggiungete un 30% in più al vostro conteggio “a occhio”; molto spesso infatti chi cucina in ristoranti o bar ha la mano pesante nei condimenti, oppure una porzione ci può sembrare più piccola di quella che non sia.


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