Mangiare light: cosa significa davvero?

Il mangiare light viene spesso confuso con il mangiare sano: ma sono la stessa cosa? Ci possono essere delle controindicazioni nel mangiare solo e sempre prodotti scremati, con meno calorie, dietetici?
Innanzitutto, cerchiamo di capire cosa vuol dire mangiare light e se esistono delle controindicazioni per la salute.

MANGIARE LIGHT IN CUCINA (OVVERO GLI SWAPS)

Se mangiare light vuol dire usare degli “swaps” cioè sostituire alcuni ingredienti con altri più leggeri ma naturali, non ci vedo nulla di male. Questo per esempio significa usare della purea di mele per ridurre il burro nei dolci; fare al forno delle crocchette di patate al posto di friggerle; usare della ricotta stemperata in latte scremato al posto della panna da cucina.

O, quando siamo fuori, mangiare un sorbetto al limone piuttosto che un gelato alla crema; mangiare una pizza marinara (cioè senza mozzarella) rispetto a una quattro formaggi.

Questo modo di mangiare light non ha alcuna controindicazione, salvo forse un paio: 

  1. c’è il rischio di limitarsi fortemente nella scelta alimentare, soprattutto quando le sostituzioni o swaps sono tra cibi ipocalorici ma anche più poveri di nutrienti contro cibi più densi ma anche più nutrienti.
    Per esempio: posso sostituire l’albume all’uovo per avere un cibo meno grasso e più proteico. Ma non dovrei privarmi delle uova sempre. Perché il tuorlo contiene acido folico, vitamina E, vitamina A.
  2. Quindi mangiare light va bene se intendiamo cucinare light, per esempio per dei piatti elaborati: un tiramisù leggero con yogurt greco al posto del mascarpone. Ma non va bene nel momento in cui si va a scapito di alimenti preziosi per il nostro benessere. Albumi al posto di uova; shirataki al posto di pasta e fonti di cereali.
  3. L’altro possibile problema è che ogni privazione alimentare è una scelta auto-imposta (a meno che non ce la ordini il medico) perciò uno stress. Penso che la moderazione sia una delle armi più potenti contro il sovrappeso: io l’ho imparato a mie spese, e se c’è una cosa che ho eliminato dalla mia vita è  stata l’abbuffata. Se impari a mangiare poco di tutto senza privarti di niente non ti sentirai mai inappagato a tavola.

Per questo motivo è sempre meglio scegliere diete bilanciate per dimagrire.

MANGIARE LIGHT CON ALIMENTI DIETETICI

Quando mangiare light significa essere consumatori di prodotti light il discorso cambia, e di moltissimo, con delle ripercussioni sulla salute che possono essere anche serie.
Soprattutto se ci affidiamo ai prodotti industriali: i cosiddetti prodotti light che troviamo al supermercato sono quelli con il trenta per cento in meno di calorie rispetto alla loro alternativa tradizionale.

Ma occorre guardare bene la lista degli ingredienti: addensanti, conservanti, esaltatori del sapore, sono presenti molto di più nei prodotti light che in quelli tradizionali.
Alcuni di essi possono danneggiare i villi intestinali, in altri il ricorso a dolcificanti stucchevoli e non spesso tollerati a livello intestinale può dare via a sensibilità marcate, con coliche e spasmi, fermentazione. Un intestino magro non è un intestino sofferente.

Non possiamo pensare di ingurgitare cibi con ingredienti che neanche sappiamo dire cosa significhino e poi lamentarci di gonfiore, regolarità, impurità della pelle, difficoltà a digerire.

Inoltre, di fronte al prodotto light, l’impulso è quello di mangiare di più di quanto faremmo: con il risultato che il nostro introito calorico rimane magari lo stesso, abbiamo ingerito più roba, certo, ma non con lo stesso sapore, e sotto lo stress di dover mangiare leggero per dimagrire.

Insomma, si mangia di più ma con gli stessi esiti e spesso con meno gratificazioni per il palato.
E che dire di certe cose che si trovano in rete, che di leggero non hanno nulla?

(segue a pagina due)