Mangiare senza glutine causerebbe il diabete?

La dieta senza glutine è diventata appannaggio di moltissime persone che in realtà non sono celiache, né che hanno una forma accertata di sensibilità al glutine, che stabilisce il medico in seguito a una serie di esami: mangiare senza glutine è diventata una moda crescente negli ultimi anni, dove il mito del glutine come nemico della tavola e della salute si è incrementato più a torto che a ragione. E così molte fad diets, ovvero diete usa e getta, spingono al consumo di cibi senza glutine senza reali ragioni, causando un incremento del business dei cibi gluten free, e diventando oggetto di scherno dei più informati.

Come se non bastasse, alcuni studi hanno già stabilito che le persone che decidono di mangiare senza glutine non per reale necessità si espongono inconsapevolmente a una serie di rischi per la salute: consumando più prodotti derivati dal riso, si espongono tre volte di più al rischio di contaminazione da metalli pesanti (fonte); consumando alimenti senza glutine più calorici dei loro corrispettivi con il glutine (il pane senza glutine può contenere dalle 50 alle 100 calorie in più del pane tradizionale) tendono a ingrassare (fonte); consumando meno proteine giornaliere, di nuovo, tendono a ingrassare.

Ma un nuovo studio della Harvard University ci mette il classico “carico a coppe”, preventivando che le persone che scelgono di mangiare senza glutine si espongono a un maggiore rischio di diabete di tipo 2. Secondo lo studio, i celiaci sono più a rischio di sviluppare il diabete: i ricercatori non sanno ancora rispondere al motivo per cui questo accade.
Probabilmente, è la povertà nutrizionale di moltissimi prodotti senza glutine, fatti da amidi e farine raffinate e con aggiunta di zuccheri per aggiustare il sapore, a contribuire a questo fenomeno, alzando il carico glicemico dei pasti e riducendo il senso di sazietà.