Multate le donne che vendevano falsi rimedi dietetici

Sono state multate a pagare 820 mila dollari di risarcimento le due donne che per anni hanno truffato le persone vendendo loro falsi integratori per dimagrire e prodotti altrettanto fasulli per la cura del cancro.

Avevo già parlato in un precedente articolo di Helen Buchan e Carol Wiseman, le protagoniste di una delle più grosse truffe dietetiche degli ultimi anni. Le due “simpatiche” signore cinquantenni, scozzesi, hanno guadagnato milioni di euro con la vendita di gocce dimagranti che in realtà contenevano soltanto acqua e aceto.
Inoltre, vendevano uno speciale aceto di mele che secondo loro poteva sconfiggere il cancro.
 
A dispetto di quanto le due signore hanno guadagnato con questi due prodotti, circa un milione e seicentomila euro di soldi tracciabili secondo gli inquirenti, alle donne spetta pagare entro i prossimi sei mesi la metà dei soldi che hanno dichiarato.
In realtà si sospetta lecitamente che in tanti anni Buchan e Wiseman abbiano guadagnato molto di più dalla vendita dei due prodotti.

Questo ci dice due cose.
La prima: che non dovete fidarvi delle cure miracolose sia dietetiche che addirittura curative.
Questo sembra banale
, ma tenendo conto di quanta gente compra ogni anno integratori inutili, è sempre il caso di ricordare che a tutt’oggi nessun integratore si è rivelato davvero miracoloso né contro i chili di troppo né tantomeno contro le gravi malattie.

La seconda: quand’anche queste persone vengano beccate, il che purtroppo non accade sempre, le multe risultano inique rispetto al loro giro di affari e solo in alcuni casi si procede all’arresto, ovvero quando si profila un reato penale.

Questo perché i reati commessi via internet sono per natura molteplici, e le misure di controllo, prevenzione e penalità differiscono anche da Paese a Paese, data proprio la “liquidità” del world wide web e l’eterogeneità dei reati.

Per cui a seconda del tipo di truffa si possono applicare misure differenti, e queste misure variano a seconda del Paese in cui vengono commesse.
Le frodi via web sono tantissime, e il fenomeno purtroppo è in crescita.
Anche nel mondo delle diete, del benessere e della salute.
Una cosa di cui si è già discusso quando sono uscite le truffe via web ai danni delle persone malate di cancro.

Quando si arriva a una condanna spesso passano anni (nel caso delle due signore i fatti risalgono al 2012), e spesso i protagonisti di queste mega truffe ai danni della gente se la cavano con delle multe. Considerando questo, a maggior ragione occorre stare attenti a non cadere trappola di guru e altri venditori di fumo via web.

Ma come?

  1. Innanzitutto diffidando di quei prodotti che promettono miracoli, risultati strabilianti di perdita di peso e di migliore salute.
  2. Cercando recensioni oneste e rintracciabili, cioè scritte da persone effettivamente esistenti e non da profili fake, sul prodotto che volete acquistare.
  3. Terzo, cercando recensioni e informazioni sulle aziende che li producono. Vendono altri prodotti?
    Quali? Vendono solo dal loro sito o anche su altri canali? Questi canali sono negozi online fidati o non li abbiamo mai sentiti nominare? Questi canali sono indipendenti dall’azienda o sono pagine create dalla stessa azienda? Se il prodotto è acquistabile in farmacia o nelle parafarmacie, è già più sicuro di qualcosa che esiste solo in rete.
  4. Nel caso delle gocce dimagranti delle due signore il prodotto era acqua e aceto, ma cosa accade se acquistiamo qualcosa che può farci male? Occhio dunque alla lista degli ingredienti laddove sia presente. Se non è presente, già la cosa è sospetta. Se è presente, cercate in rete ogni ingrediente, e informate il medico sul prodotto che volete acquistare.