Obesità infantile e pasti a tavola

bambiniobesiUna ricerca ha stabilito che una buona ed efficace interazione a tavola all’ora dei pasti principali, tra gli adulti e i bambini, riduce il rischio che questi ultimi diventino obesi. A quanto pare, infatti, l’obesità infantile non è soltanto causata da errate scelte alimentari (l’attrazione verso cibi zuccherini e grassi, cibo spazzatura, che spesso il genitore non sa come controllare, concedendo troppo, o lasciando che il figlio si ingozzi fuori, per esempio a scuola), ma anche da un problema di interazione con i genitori, che i bambini gestiscono mangiando di più.

La ricerca, condotta dall’Università del Minnesota e pubblicata sulla rivista “Pediatrics” sottolinea che parlare con i propri figli e spingerli ad aprirsi mentre mangiano, instaurando un clima complice e sereno durante i pasti, con una conversazione stimolante e la presenza di entrambi i genitori (o di un genitore e un altro adulto, per esempio un parente) spinga i bambini a socializzare di più e mangiare meno. I pasti poi dovrebbero avvenire soltanto in famiglia. I bambini abituati a cenare in cameretta o mangiare da soli, tendono a sviluppare l’obesità infantile con molta più facilità.

E non finisce qui: un’altra ricerca ha invece stabilito che le madri sovrappeso o obese tendano a sminuire i problemi di obesità infantile dei propri figli. Una sorta di passaggio di staffetta dell’obesità, che secondo la ricerca, pubblicata sul Journal of General Medicine, fa sì che le madri in sovrappeso non riconoscano come preoccupante il sovrappeso dei propri figli: quindi accanto a un discorso di familiarità nell’obesità ci sarebbe proprio un problema di comportamento e di mancanza di obiettività.

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