Ortoressia e sport, il caso di Maddy Moon

Vi ho già parlato di Maddy Moon: ex bodybuilder ed ex fanatica del mangiar sano, a soli 25 anni Maddy Moon è diventata famosa in America per aver testimoniato e criticato i pericoli di certi regimi alimentari ossessivi e dell’ossessività dello sport, due comportamenti estremi che accanto al fisico snello e invidiabile da “competizione” le hanno anche causato vari problemi di salute, fino a ridurla in fin di vita. Casi simili sono stati riportati da molte altre donne, come Allison Bryant, ex atleta. Maddy fino a poco tempo fa soffriva di ortoressia, un disturbo dell’alimentazione, a cui si è aggiunta l’ossessione per l’immagine corporea, che l’ha spinta a praticare bodybuilding per partecipare alle competizioni, e ad avere a che fare con personal trainer/aguzzini che le vietavano ogni genere di zucchero, incrementando così la sua paura di poter essere fuori forma anche quando si concedeva solo un frutto.

Maddy, che ora è una splendida ragazza capace di mangiare quel che vuole senza alcuna preoccupazione di ingrassare, ha denunciato gli effetti sulla salute che le diete cosiddette sane comportano, e si propone come coach per tutti coloro che associano al cibo un senso di colpa e frustrazione, temendo di ingrassare o di nuocere alla loro salute. Ma non finisce qui. Di recente, proprio Maddy ha scritto un articolo sulle pagine del Daily Mail in cui accusa l’industria del bodybuilding di peggiorare i problemi alimentari di chi è ossessionato dalla forma fisica, e in particolare di essere pericolosa, aumentando in chi frequenta le palestre la dismorfofobia, ovvero il disturbo dell’immagine, tipico delle donne che da magre di vedono grasse e delle persone che da muscolose si vedono poco in forma, poco toniche, troppo “magre”. Insomma, da sport come occasione di benessere, il bodybuilding diventerebbe una trappola per chi tende già a ossessionarsi con il cibo, le diete, la vita sana. “Il bodybuilding è stato uno dei fattori che più ha contribuito alla mia ortoressa”, ha spiegato Maddy. (segue a pagina due)