Perché si teme l’abbuffata natalizia?

Prima di Natale e fino a Capodanno si assiste a uno strano fenomeno nelle pagine di diete, fitness, nutrizione e benessere: la maggior parte delle persone che frequenta queste pagine e in genere è attento a rimanere in forma, durante le feste di Natale, e in misura minore, anche in quelle di Pasqua, va clamorosamente nel panico. 

Un’altra buona fetta di persone invece non vuole più sentire parlare di diete fino al 7 gennaio
, momento da cui scattano i buoni propositi dell’anno nuovo. Iscriversi in palestra, mettersi a dieta, cambiare vita con abitudini più salutari. Sia che apparteniate al primo o al secondo gruppo, il Natale e il Capodanno vi mettono in crisi: ma vi siete mai chiesti perché? La risposta ovviamente è che avete paura di ingrassare: ma vi siete mai chiesti esattamente quanto ingrasserete e se ingrasserete davvero?

Adesso vi spiego, studi alla mano, il motivo per cui temete l’abbuffata natalizia e se questo timore ha senso oppure no.

L’abbuffata natalizia fa ingrassare?

1) Sì, ma non tanto da farsi venire i patemi d’animo.
Se noi ci fermassimo ai banchetti nei giorni 24, 25 e 26, 31 e 1, l’ammontare totale di aumento di peso corporeo sarebbe di massimo 2 chili, che corrispondono a un surplus di circa 14 mila e 500 calorie in più rispetto al nostro fabbisogno energetico. Questo stando alle statistiche. Chili che a partire da gennaio potremmo perdere facilmente, tornando a delle buone abitudini alimentari.
2) Sì, ma di un chilo se ci mettessimo a dieta negli altri giorni. Se noi riducessimo le calorie nei giorni pre-festivi o intrafestivi, il sovrappeso eventuale sarebbe di un chilo circa. D’altra parte, facendo una dieta da circa mille calorie nei giorni 23, 27, 28, 29 e 30 avremmo che nel corso di dieci giorni, cinque sono di dieta rigida e cinque sono di surplus calorico. Chiaramente, quando si mangia si tende a mangiare molto più di quanto si immagina, e un chilo alla fine lo si prende. Sì, ma chi ha paura di un chilo?
3) Nì, se siamo persone allenate e con buone abitudini alimentari: se abbiamo una buona composizione corporea di base e di norma siamo morigerati a tavola, non dovremmo avere timore degli sgarri, a meno di dover sfilare in bikini il giorno due di gennaio.

E allora perché l’idea dell’abbuffata natalizia ci fa venire il panico?
Il motivo ce lo spiega indirettamente questo studio del 2000, il quale, basandosi sulle fluttuazioni di peso invernali dei partecipanti, tira le somme delle conseguenze delle feste natalizie: le persone non prendono in media più di un chilo e mezzo o due chili e mezzo massimo durante le feste, che potrebbero perdere facilmente subito dopo. Peccato che non lo facciano. Anzi. Succede che le persone provano a mettersi a dieta, si stufano dopo una settimana, e si tengono il peso delle feste, che diventa un vero e proprio accumulo di peso invernale. Questo si aggiunge all’accumulo di peso degli anni precedenti, che non si è riuscito a smaltire.
Quindi il problema non sono le feste in sé, quanto il fatto che, conoscendoci, temiamo di non riuscire a perdere peso dopo: questo perché non avevamo buone abitudini alimentari prima delle festività, e temiamo di non riuscire ad avere buone abitudini a partire dal 2 gennaio. E tutto per pigrizia. 
I buoni propositi non devono insomma fermarsi a essere propositi, ma fatti. Solo in questo modo, potremmo viverci anno per anno le feste senza considerarle un momento negativo e autodistruttivo.

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