Perdere peso, quando è necessario farlo?

Perdere peso non è spesso una questione meramente estetica, nonostante quasi tutte le persone che vogliono perdere peso lo fanno per vedersi meglio allo specchio: è una questione anche di salute, ma non sempre. Se abbiamo delle analisi perfette, avere qualche chilo di troppo non è mai un problema, soprattutto se il nostro stile di vita e la nostra alimentazione sono sani. Esistono tantissime persone che pur avendo una taglia o addirittura due in più sono in ottima salute e in una decente forma fisica, perché magari si muovono, perché magari mangiano bene e hanno bassi livelli di stress. Costruirsi nel tempo una vita qualitativamente migliore ha molto più senso che stare dietro alla bilancia o a degli standard estetici. Si può stare in forma anche con qualche chilo in più, si possono avere delle belle curve e una vita felice: in questo caso perdere peso per assomigliare alla modella delle copertine è addirittura controproducente.

Detto questo, esistono invece dei casi in cui perdere peso è fondamentale per ripristinare la propria salute, ma quali parametri ci spiegano meglio quando è il caso di dimagrire? Innanzitutto, le analisi del sangue, che possono presentare alcune delle condizioni mediche iscritte nel quadro clinico della sindrome metabolica: se abbiamo i trigliceridi alti, il colesterolo alto, la pressione alta e la glicemia alta, perdere peso può migliorare tutti questi parametri in un colpo solo.

Altre due cose da considerare sono l’indice di massa corporea e il rapporto vita-fianchi: l’indice di massa corporea come sapete è il rapporto tra peso e altezza, ma se combinato al rapporto tra vita e fianchi ci può rivelare il rischio di pericolosità del nostro grasso corporeo, ovvero se abbiamo una maggiore probabilità che il nostro sia grasso viscerale.
I numeri da prendere in considerazione sono questi: un indice di massa corporea tra 25 e 29.9 indica una situazione di sovrappeso già problematico se siamo soggetti sedentari e con massa muscolare ridotta o normale. La misurazione del punto vita è l’altro numero essenziale: se supera i 94 centimetri per l’uomo e gli 80 per le donne (da misurare poco sopra l’ombelico) e i fianchi risultano più stretti, è molto probabile che avremo una visione ancora più chiara della necessità o meno di metterci a dieta perché vuol dire che il grosso del grasso (perdonate il gioco involontario di parole) si concentra sul punto vita.
Possiamo capirlo analizzando il rapporto vita fianchi o VHR:
se dividendo i cm del punto vita per i cm dei fianchi abbiamo un valore in media maggiore di 0.78 siamo tendenzialmente androgene se donne; se maggiore di 0,99 siamo androgeni con tendenza alla pancia per gli uomini. Per avere informazioni più precise clicca su questo articolo.
La conformazione androgena, unita ai cm del punto vita, ci spiega esattamente se e quanto peso stiamo mettendo attorno alla pancia. Se abbiamo molta pancia, perdere peso è necessario anche se magari siamo normopeso o in leggero sovrappeso.

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