Più carboidrati e meno proteine salvano il cervello

La dieta della longevità deve essere per forza una dieta a ridotto contenuto di calorie?
Non necessariamente, spiegano gli scienziati. Per vivere più a lungo e contrastare il declino cognitivo e il rischio di Alzheimer basterebbe fare una dieta con più carboidrati e meno proteine. 

Dopo uno studio sui topi che aveva stabilito che una dieta con un maggiore quantitativo di carboidrati e un minore quantitativo di proteine fosse l’ideale per vivere più a lungo, un nuovo studio, sempre sui topi, aggiunge un dettaglio in più.

I topi che hanno seguito per anni una dieta con più carboidrati e meno proteine mostravano di avere un cervello più sano e un minore rischio di declino cognitivo, rispetto a quelli che mangiavano al contrario più proteine e meno carboidrati.

I risultati, condotti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Sidney, sembra essere in linea con i parametri di salute che mostrano gli abitanti delle cosiddette Blue Zones. 
La dieta che hanno seguito i topolini è del tutto simile alla celebre dieta Okinawa. 
Ovvero: 65% di carboidrati, 15% di proteine, 20% di grassi.
Una simile ripartizione di macronutrienti sarebbe protettiva per il nostro cervello, spiegano i ricercatori, che dicono che i risultati ottenuti con i topi possono essere in questo caso identici anche per gli uomini.
I farmaci oggi in commercio per combattere l’Alzheimer riducono l’avanzamento della malattia, ma non la curano né la fermano, hanno spiegato. Lo studio infatti è stato finanziato dall’Ageing and Alzheimers Association.

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