Prodotti senza glutine, 5 cose che non sai

E’ un fatto che moltissime persone siano convinte che mangiare senza glutine sia più salutare che mangiare cibi che contengono glutine, e che possa essere la chiave per perdere peso.

In realtà, non esistono al momento evidenze scientifiche per cui chi non è celiaco può avere problemi di salute mangiando glutine. Al contrario, spesso la moda del gluten free ha portato molti a ingrassare e in alcuni casi a sviluppare forme di insulino resistenza.

D’altro lato, molte altre persone manifestano quella che oggi viene chiamata “sensibilità al glutine”. Si tratta di una serie di sintomi come gonfiore e pesantezza persistenti dopo aver mangiato prodotti con glutine e altri che fanno assomigliare la “gluten sensitivity” alla sindrome del colon irritabile. Questa sensibilità colpisce dal 2 al 6 % della popolazione.

Al momento può essere identificata in modo certo con un trial in doppio cieco con placebo, per cui alla persona viene somministrato glutine e un placebo (per esempio riso) senza che lo sappia, per verificare che ci siano reali reazioni al glutine.

Tuttavia, sommando l’1% dei celiaci in Italia con il 6% al massimo di chi dice di avere una sensibilità al glutine, la cui causa, tra l’altro, potrebbe non essere il consumo di glutine, arriviamo al 7% degli italiani.

Eppure la convinzione che il glutine “faccia male” e la moda dei prodotti senza glutine sembra coinvolgere ben più del 7% della popolazione. Fateci caso. Ma, per gli esperti, non c’è alcuna ragione per evitare il glutine se non si è celiaci o se non si conferma la sensibilità.
Trovate tutto in questa intervista di Panorama al dr. Umberto Volta, coordinatore del board scientifico dell’Associazione Italiana Celiachia.

Secondo l’autrice di “Intestino felice“, Giulia Enders, il glutine non dà alcun problema di peso o intestinale.

Ma, nei prodotti industriali, il cosiddetto glutine nascosto (l’amido modificato potrebbe essere amido di frumento) è usato così massicciamente che alla fine ingeriamo molto più glutine del normale.

A quel punto può essere logico avere problemi digestivi: per ovviare a questo, basterebbe semplicemente fare caso a questo “glutine nascosto”.

E magari variare il nostro consumo di carboidrati con alimenti diversi, ma naturali. Per esempio riso, mais, quinoa, grano saraceno, patate. Ed evitare invece di sostituire pasta e pane o dolci con prodotti gluten free.

Ma perché, che ci sta di male nel prodotto gluten free?

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