Psicofarmaci per dimagrire? Il caso de “Le Iene”

Anche stavolta, come è stato per il caso del dottor Valter Longo, torno a parlare di un servizio apparso nel programma “Le Iene” a firma della giornalista Nadia Toffa. Ecco, prima di affrontare il caso, e proprio perché si sta parlando di un programma che in passato ha fatto servizi su diete e salute dal taglio secondo me un po’ approssimativo e sensazionalistico (anche il servizio sulla dieta mima-digiuno del dottor Longo aveva a mio avviso qualche lacuna, ma lasciamo perdere), volevo rassicurarvi sul fatto che ne scrivo perché trovo l’argomento davvero importante, e perché stavolta ha toccato un tasto su cui ho una personale esperienza proprio come blogger di Dcomedieta.

Ma veniamo all’argomento del servizio e del mio articolo: psicofarmaci per dimagrire.
Sapevate che ci sono in giro dietologi che prescrivono farmaci per dimagrire che sono in realtà degli psicofarmaci?
Nel servizio delle Iene che potete guardare qui, la giornalista Toffa ha intervistato un ragazzo che avrebbe avuto da un dietologo di Milano la prescrizione di un preparato galenico (cioè un farmaco realizzato in farmacia a partire dalla prescrizione medica degli eccipienti) a base di fluoxetina. La fluoxetina è un antidepressivo, il cui utilizzo a scopi diversi dal trattamento di problemi psichiatrici è vietato in Italia. 
Nel servizio una dottoressa spiega cosa accade nel momento in cui i dietologi prescrivono degli psicofarmaci per dimagrire, spesso a un paziente ignaro delle conseguenze. Gli effetti collaterali sono molteplici: la dottoressa ne elenca alcuni prettamente fisici ma gravi (rischio di emorragie) a cui però se ne aggiungono altri di tipo psicologico. Eh sì, perché se prendiamo un antidepressivo senza essere depressi il rischio è quello di avere effetti collaterali anche su questo piano: disturbi della personalità, tendenze autolesioniste, eccetera.

E, pensate un po’, questo è stato anche il motivo del ritiro dal commercio negli scorsi anni di alcuni farmaci dimagranti che agivano al livello del sistema nervoso centrale: l’uso sostanze che erano presenti anche in farmaci antidepressivi e antiepilettici o che, come il caso della sibutramina, pur essendo indicate in farmaci anti-obesità, agendo sul sistema nervoso erano state anche utilizzate come antidepressivo.
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