Rallentare il metabolismo e la “starvation mode”

Mea culpa, ne ho parlato anche io negli scorsi articoli: parlando del fatto che le diete ci portano a rallentare il metabolismo, ho spesso menzionato un fenomeno in modo improprio. Sto parlando dello “starvation mode” ovvero di un meccanismo di starvazione per cui il corpo, quando riceve pochi nutrienti, si difende rallentando il metabolismo, perché raggiunge una modalità “fame”.  Avrete spesso sentito cose del tipo:
– se mangiate molto poco, o saltate il pasto, il corpo entra in modalità fame, ecc. ecc.
Ebbene. Non è proprio così. 
Se saltate un pasto non accade proprio nulla. Non entrate in modalità fame e il vostro metabolismo non rallenta. 

In realtà,  la starvation mode è un meccanismo per cui stiamo affamando il corpo in modo continuativo, per esempio introducendo molte meno calorie di quante ne abbiamo bisogno per vivere per un periodo prolungato di tempo. Su questo meccanismo sono stati condotti in passato molti esperimenti, sia sugli uomini che sugli animali: il più famoso di questi è senza dubbio il Minnesota Starvation Experiment, dove un gruppo di volontari fu portato a dimezzare il suo introito calorico del 50% e al tempo stesso fu sottoposto a continue ed estenuanti sessioni di allenamento cardio. Gli autori, tra cui Ancel Keys (quello che teorizzò la dieta mediterranea) analizzarono poi tutte le conseguenze di questa dieta con allenamento sui volontari. I quali, quando tornarono a mangiare, ripresero peso, con modificazioni sulla composizione corporea: tendevano a prendere più grasso che muscolo.

Cosa ci dice questo e perché dovrebbe interessarci? 
1) Le diete ipocaloriche protratte per lungo tempo ci portano a rallentare il metabolismo e sono molto più pericolose di un digiuno occasionale (per digiuno qui si intende: saltare il pasto) o di una dieta restrittiva di tre giorni. Paradossalmente, la dieta di tre giorni porta a minori conseguenze per la salute di una dieta ipocalorica a 1200 calorie che magari portiamo avanti da mesi.
2) Lo starvation mode è uno stato di denutrizione: potremmo tradurlo così invece di dire “modalità fame” e pensare che questo stadio venga raggiunto in uno o due giorni. Quello che interpretiamo come “starvation mode” è in genere un semplice rallentamento metabolico.
3) Non è detto che saltare la colazione o saltare un pasto possa portare a conseguenze nefaste per il metabolismo: per cui, attenzione a consigliare a chi non fa colazione di farla, altrimenti chissà che accade. Non esiste alcuno studio che ha dimostrato che accada qualcosa di negativo al nostro corpo se saltiamo la colazione.
4) Per quale motivo le persone non perdono peso pur introducendo solo 800 o 1000 calorie al giorno, ed essendo evidentemente obese? Il corpo impara con il tempo a farsi bastare le risorse energetiche che ha, e ottiene questo risultato in molti modi: perdendo massa magra, considerata più attiva e dunque più dispendiosa da mantenere; riducendo la termogenesi e quindi bruciando meno calorie; abbassando le difese immunitarie, e destinando meno risorse energetiche al nostro perfetto mantenimento e alla nostra salute. Non è un caso che le persone si sentano via via più fiacche, si trovino con pelle spenta e capelli radi, e svuotate senza aver perso molta massa grassa. Il problema è uscirne. Una volta che il metabolismo è rallentato, possiamo in poche settimane di dieta ipercalorica tornare ad avere un metabolismo basale normale, ma non lo stesso metabolismo totale.


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