Sgonfiare la pancia, i consigli pratici

Come sgonfiare la pancia in tempi rapidi, e senza perderci la testa?

Al momento, l’unico protocollo “scientifico” per combattere la pancia gonfia e i problemi da colon irritabile è quello della dieta a basso contenuto di Fodmap. Un protocollo scoperto dagli australiani quasi quindici anni fa, ma che solo di recente è diventato mainstream.

L’ultimo studio che conferma come i cibi chiamati Fodmap influiscano sul gonfiore intestinale è infatti italiano, a cura del professor Enrico Stefano Corazziari dell’Unità di Gastroenterologia dell’università Sapienza di Roma.

Secondo questo studio, chi segue questa dieta a basso contenuto di cibi Fodmap riesce a sgonfiare la pancia del 40% in un mese e ridurre della stessa percentuale i fastidi da pancia gonfia.

Dopo 16 mesi, il gonfiore si riduce del 66%.
Immaginate quindi come seguire questa dieta possa dimezzarvi il problema della pancia gonfia entro un anno.

C’è tuttavia un ma.

La dieta a basso contenuto di cibi Fodmap è piuttosto complicata da seguire, perché occorre tenere a mente i cibi sì e i cibi no, e rischia di essere poco pratica. Tuttavia qualche consiglio alla portata di tutti c’è per iniziare a sgonfiare la pancia. Ecco come fare una dieta Fodmap semplificata. 

Vediamo invece i primi consigli per approcciarsi a questo regime dietetico e sgonfiare la pancia già dalla prima settimana. 

  1. Evitare i carboidrati con grano e orzo. Prediligete riso, quinoa, avena e i prodotti senza glutine.
  2. Preferire i formaggi duri e stagionati, e il latte delattosato o vegetale (non di soia) di avena o di riso.
  3. Mangiare la frutta lontano dai pasti, prediligendo la banana, il mirtillo, il pompelmo, il kiwi, il mandarino, il limone, l’arancia, l’uva, il lampone, la fragola.
  4. Spazio alla verdura in particolare il sedano, i peperoni, le melanzane, la lattuga, i fagiolini e la zucca.
  5. Mangiare il pomodoro ricco di licopene.
  6. Come dolcificanti preferire lo zucchero bianco o integrale, lo sciroppo d’acero e dolcificanti che non terminano in ‘olo’ (eritrolo, maltitolo, ecc. Attenzione: si trovano in molti prodotti light); no al miele.
  7. Le proteine animali si possono mangiare tutte senza problemi.

Da evitare o limitare, invece, perché ad alto potere fermentante.

  1. Frumento e segale (pane, pasta, couscous, crackers, biscotti).
  2. Mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche, mango, anguria, cachi, susine, prugna.
  3. Miele, fruttosio e sciroppo di mais, sorbitolo, mannitolo, xilitolo, eritrolo.
  4. Latte e formaggi morbidi e freschi (come la ricotta).
  5. Carciofi, asparagi, barbabietole, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cavolo, cavolfiore, finocchio, aglio, scalogno, funghi, piselli.
  6. Legumi.

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