Secondo il Bloomberg Healthiest Country Index, la Spagna è al primo posto come paese più salutare al mondo.

Le città a misura d’uomo, un ritmo di vita più tranquillo e rilassato rispetto a quello italiano, una economia che a rispetto della crisi recente è in salita, e altri fattori come aspettativa di vita, acqua potabile in tutti i centri abitati, riduzione del tasso di obesità, e riduzione del fumo e dell’alcol, rendono la Spagna il paese ideale per vivere in salute.

Ma un altro fattore a quanto pare è proprio la dieta spagnola.

Dieta che si ispira alla tradizione mediterranea, ma con una percentuale di grassi maggiore dovuta al consumo di olio di oliva, e una riduzione degli zuccheri, con meno dolci a tavola nella quotidianità degli spagnoli.
Ma anche poco pane (tostato, soprattutto a colazione) e meno pasta, riso e prodotti da forno nel corso della giornata.

DIETA SPAGNOLA: PIÙ GRASSI, MENO CARBOIDRATI

La dieta spagnola di recente ha infatti avuto l’interesse della comunità scientifica.

Negli ultimi anni è infatti balzata agli onori della cronaca la dieta chetogenica mediterranea spagnola, a base di pesce, olio di oliva in quantità, verdure in foglia in abbondanza, poco vino rosso.
Qui trovate il piano dimagrante diffuso dai ricercatori.

La tipica dieta spagnola prevede infatti mezzo panino tostato con del prosciutto o con pomodori e olio al mattino, assieme a caffè e a una spremuta d’arancia.
A pranzo, una piccola porzione di stufato di carne e pesce con verdure, un’insalata con tonno o polpo fresco, o un monopiatto come per esempio la classica paella, o ancora un gazpacho da bere più un piccolo secondo a scelta.
Tra i piatti tradizionali infatti troviamo polpo in umido, polpette di carne o stufati di carne, baccalà con fagioli tondi.
L’olio di oliva è il principale condimento e come nella dieta greca, anch’essa considerata tra le più salutari, è usato senza parsimonia.
A cena, qualche tapas a base di formaggi, carne o pesce e un bicchiere di vino in compagnia concludono la giornata.