Star della tv inglese perde 20 Kg senza dieta

Katie-Hopkins-post-weight-gain-in-My-Fat-StoryLa popolare annunciatrice britannica Katie Hopkins, considerata il secondo volto televisivo più popolare in Inghilterra ma anche una delle più odiose e controverse personalità dello spettacolo (esistono anche pagine su facebook tipo “Odio Katie Hopkins” e fan club di detrattori), ha spesso parlato dell’obesità come di qualcosa di facilmente risolvibile, senza neanche fare una vera e propria dieta. Come forse sapete l’Inghilterra è uno dei paesi europei che registra il più alto tasso di obesi, tanto che il governo ha annunciato di voler dare un aiuto economico alle persone in sovrappeso per spingerle a comprare più frutta e verdura e fare una dieta più sana. Tutte cretinate per Katie Hopkins, la quale invece sostiene che chi è grasso è perché vuole esserlo e non fa nulla per evitarlo: parole crudeli? Commenti diseducativi? La Hopkins ha provato allora a zittire le critiche ingrassando di venti chili per fare un documentario in due puntate, My Fat Story,che la Tlc ha trasmesso in questi giorni registrando un altissimo share: nella prima puntata Katie ha mostrato come è ingrassata di venti chili in tre mesi mangiando di tutto, da hamburger a dolci a patatine fino a schifezze di ogni tipo. Nella seconda puntata ha dimostrato di aver perso tutto il peso preso in altrettanto tempo, quindi tre mesi e senza alcun regime dimagrante specifico: Katie ha semplicemente camminato moltissimo, fatto attività fisica ed è tornata a mangiare in modo sano. Sono bastate solo queste cose per farle perdere il peso accumulato, Ma perché è ingrassata e dimagrita? Non solo per fare un documentario sull’obesità, ma per dimostrare che non si parla di una vera e propria malattia, ma di una condizione assolutamente curabile senza diete restrittive, ma solo con una dieta equilibrata e tanto movimento. Nel promo del documentario, Katie ha infatti dichiarato: “la gente obesa è pigra. Ci sono madri che danno ai loro figli cibo da asporto indiano o cinese come merenda per la scuola. Non è un problema di familiarità con l’obesità, ma del fatto che chi è obeso non sa mangiare sano e non si umove abbastanza”.
Siete d’accordo con lei?