Tiamina, la vitamina chiave nell’alimentazione per ipotiroidismo

Aiutare la tiroide e ridurre i rischi di malattie neurodegenerative al tempo stesso senza integrazioni particolari, ma con una vitamina, la B1 o tiamina: è in questa direzione che va il lavoro del dottor Antonio Costantini, neurologo viterbese, che da tempo tratta i pazienti affetti da Tiroidite di Hashimoto e Parkinson con un’integrazione di vitamina B1. Il dottor Costantini ha infatti pubblicato uno studio sul trattamento di tre casi di tiroidite di Hashimoto (un tipo di ipotiroidismo autoimmune) attraverso la somministrazione ai pazienti di alti dosi di tiamina (600 mg in somministrazione orale).
Questa somministrazione avrebbe portato a un miglioramento o alla regressione dei sintomi, in particolare quelli relativi alla stanchezza cronica. Il senso di affaticamento è infatti uno dei sintomi maggiormente avvertiti in chi soffre di Hashimoto secondo recenti studi.  

Ma quali sono le proprietà della tiamina? La tiamina aiuterebbe il corpo a produrre l’adenosina trifosfato, indispensabile per ottimizzare il metabolismo glucidico; manterrebbe un corretto funzionamento del cervello e del sistema nervoso; serve a mantenere sani pelle, occhi, cuore, fegato.
Dove possiamo trovare la vitamina B1 o tiamina? Possiamo considerare questa vitamina nell’alimentazione per ipotiroidismo? A pagina due ti elenco una serie di cibi che naturalmente contengono vitamina B1, e che possono esserti utili ad alleviare i sintomi. (SEGUE A PAGINA DUE).