Vuoi perdere peso? Fatti un bel pianto

Su AsiaOne si parla di uno studio per cui se si piange dalle sette alle dieci di sera si perde peso.

L’articolo ha fatto il giro delle testate internazionali. Peccato che lo studio di fatto non ci sia. Ma che al tempo stesso l’articolo non sia una bufala.
Strano ma vero, esistono degli studi sull’argomento “piangere per dimagrire”, sebbene non recenti.
Secondo il dottor Pete Sulack farsi un bel piantino liberatorio dalle 7 alle 10 di sera fa perdere peso.

Perché la cosa funzioni, il pianto deve essere genuino, insomma non vale indursi il pianto o starsi a sforzare.
Sulack, esperto di stress, ha rivelato che con le sue tecniche è riuscito a fare perdere peso a tantissime persone. A tal proposito, consiglia un integratore a base di Rodhiola, Ashwaghanda e Cordyceps per aiutare a liberarsi dello stress, se non ci viene di piangere.

Gli fa eco un optometrista, il dottor Neufeld, che in un editoriale ha parlato dell’importanza delle “lacrime psichiche”, ovvero di quel pianto liberatorio che ci permette di liberarci delle emozioni sopite o represse.

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PIANGERE PER DIMAGRIRE: MA CHE, DAVERO???

A individuare per primo questo legame tra pianto e peso è stato un biochimico, il dottor William Frey, che nel 1982 ha stabilito che farsi un pianto liberatorio per mandare via lo stress non solo riduce il cortisolo, ma aiuta il corpo a liberarsi delle tossine più facilmente. A tal proposito suggeriva un film strappalacrime o molto romantico, insomma qualcosa di commovente, che susciti in noi delle emozioni che ci portino a piangere.
Il pianto serale permetterebbe al corpo di liberarsi del grasso in eccesso. Degli studi condotti successivamente hanno confermato che nelle lacrime si trovano prolattina e tracce di altri ormoni rilasciati dalle ghiandole surrenali. Le lacrime insomma ci liberano degli effetti tossici degli ormoni dello stress.

Questo è cosa si cela dietro un articolo che sembrava solo una fake news.
Ovviamente, quello che suggeriva il biochimico non è pratico, voglio dire che non possiamo programmare un pianto ogni sera nel tentativo di perdere peso. Tuttavia c’è qualcosa che possiamo imparare dal legame tra pianto e dimagrimento. O lacrime psichiche, come dice Neufeld.

COSA VUOL DIRE DAVVERO “PIANGERE PER DIMAGRIRE”?

Per capirlo, vi faccio un esempio che mi riguarda. Questo ultimo mese ho preso 3 kg in un lampo, senza variare la mia dieta abituale di una virgola. Chiaramente ero un po’ scocciata del peso che leggevo sulla bilancia. Considerate che nella bella stagione nessuno vuole ritrovarsi 3 kg in più senza avere fatto nulla di nulla dal punto di vista di sgarri e simili.

Come raccomando sempre in caso di variazioni repentine di peso che non sono giustificate da eccessi a tavola, la prima vera cosa da fare è non lasciarsi prendere dal panico. Non solo peggioriamo la situazione, ma il panico ci porta a fare la prima dieta veloce per sbarazzarci del peso. Mi sono chiesta cosa potesse essere accaduto, e la risposta era semplice, nel mio caso.

Ho dovuto fare tre viaggi di lavoro molto pesanti, e uno, il quarto, che mi ha visto stare quattro giorni in ospedale per la malattia grave di un mio famigliare. Mentre io tornavo e ripartivo, avevo pure degli operai in casa.
Ho persino mangiato di meno, mentre ero in ospedale o in viaggio. Ma ero, come potete capire bene, davvero in ansia.
Nell’ultimo mese avrò dormito una media di 4 ore a notte. Ho dovuto lavorare di sera tardi su Dcomedieta, quindi dopo l’ospedale o gli impegni degli altri viaggi arrivavo a staccare dal mio pc all’una di notte.

Risultato? Stress, stress, stress. E sulla bilancia più tre chili.

Sì, LO STRESS FA INGRASSARE (E CI FA AMMALARE)

Lo stress fa prendere peso, soprattutto a partire da una certa età, dopo i 30-35 anni.
La mancanza di sonno è un altro fattore di stress e induce maggiore sovrappeso. Nel mio caso, è bastato tornare alla vita di tutti i giorni, imponendomi per un po’ un ritmo molto più tranquillo, delle camminate e maggiori ore di sonno. Ho cercato di riposare, ho staccato dal lavoro anche quando ho realizzato poco, mi sono vista qualche film, ho smesso di riempire la giornata di tante cose.
I tre chili se ne sono andati praticamente dall’oggi al domani.
Circa otto giorni dopo la mia ultima pesata, quando allo specchio mi sono vista meno sgonfia, sono tornata a pesarmi ed ero tornata ai miei soliti 52 chili. Due settimane dopo il peso era sempre quello.

Le persone, noi tutti, tendiamo a sottovalutare quanto lo stress incida sul peso corporeo: accumuliamo liquidi e gonfiore, digeriamo meno bene, bruciamo meno calorie proprio perché il nostro corpo è stanco. Semplicemente.
Tutto quello che possiamo fare per alleviare lo stress, sia pure un pianto, porta a una riduzione del peso.

Prima di fare una dieta, dunque, fatevi un piccolo auto-esame, e chiedetevi se state vivendo un periodo stressante, da quanto tempo, e quanto. Soprattutto di sera, quando il cortisolo (principale ormone dello stress) dovrebbe essere basso, se siete stressati non riuscirete a riposare bene: avrete l’impressione di essere vigili e attenti nonostante la stanchezza. Ecco, quello è il cortisolo.

A quel punto, invece che peggiorare la situazione con una dieta drastica, provate a liberarvi dello stress: un film divertente, una “pennichella” pomeridiana, tecniche di rilassamento indotto, una passeggiata fuori, telefonare a un’amica, sfogarsi. Anche gli integratori suggeriti dal dottor Sulack possono venirvi in aiuto.

Non dovete insomma piangere per forza ogni sera, ma scegliere 3-4 cose che su di voi hanno un effetto liberatorio.
Provate prima così, riposando da un lato e allentando la tensione dall’altro.
Scoprirete che prendendo cura del vostro lato ansioso ed emotivo, il corpo si libererà del peso da stress.

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