Alimentazione corretta a Natale, i miei trucchi

tavolanatalissiaOggi mi dedico alle feste natalizie: già dicembre è iniziato con i primi sgarri, gli inviti a cena fuori eccetera, in cui sono riuscita a non prendere peso rimediando ai pasti successivi. In genere dopo Natale, Capodanno ed Epifania prendo un chiletto, che però neutralizzo subito: più che un discorso di calorie, è un discorso di pasti carichi di cibo, con più portate, il mix di alcol e una digestione ingolfata da piatti non proprio leggeri. Ho sempre fatto caso a questo: non supero le 4mila calorie di sgarro festivo, ma ingrasso come se ne avessi mangiate 9mila. Probabilmente, la risposta sta appunto nel volume eccessivo dei pasti, che comporta un certo carico insulinico e glicemico, per cui, calorie o no, si mette su un po’ di ciccia. In genere basta stare più attenti e il problema si risolve.
Ecco cosa faccio io per limitare i danni e cosa farò in particolare quest’anno, dove anche grazie al blog ho imparato molte cose nuove sull’alimentazione.
ALIMENTAZIONE CORRETTA A NATALE
1) I PASTI
Bere molto lontano dai pasti. Inizialmente avremo una maggiore ritenzione idrica, ma se mangio un volume maggiore di cibo, ho bisogno di più acqua per garantirmi la regolarità.
Evitare queste combinazioni: pasta più carne, latticini più carne. Latticini e carne aumentano l’indice insulinico del pasto di carboidrati. Bene a pasta con pesce. Evitiamo anche pane, grissini, crostini, patatine se abbiamo già mangiato la pasta.
Dolci sostanziosi? No a cena. A cena cerchiamo di finire in bellezza mangiando troppi dolci, che invece possiamo riservare la mattina di Natale. Colazione da re a Natale, veglione salato il 24, con fettina di panettone o pandoro simbolica tanto per onorare al brindisi di mezzanotte e un occhio al contenimento dei carboidrati. Piatto piccolo di pasta se sai che c’è anche il dolce.
Frutta dopo pasto? Ma anche no. La frutta dovete mangiarla, soprattutto approfittate di quella esotica. Ma lontano dai pasti.
Pasti frequenti: lo so, sembra strano, ma meglio stimolare il metabolismo mangiando più spesso che fare ore di digiuno per poi abbuffarsi. A pranzo del 24 dicembre io mangio della frutta poco zuccherina e delle verdure, non digiuno mai.
Vino secco e poche bollicine: puntiamo anche sullo spumante secco dopo cena. Sì al brut, no allo spumante dolce. Evitiamo i liquorini a un assaggio. Evitiamo acqua gassata (non fa digerire) e vini frizzanti.
Antipasti a base di verdure crude. Se ci sono anche i sottaceti vanno bene, ma è meglio mangiare verdure crude il più possibile, come finocchi, cetrioli, carote crude. Sono una panacea per i pasti pesanti.
Pasta al dente, oppure all’uovo, oppure ripiena: non mangiatevi il risotto, sentite a me. Meglio due cappelletti di magro, una tagliatella all’uovo, degli gnocchi con un condimento grasso. Non è follia, è l’indice glicemico più contenuto. Allo stesso modo diciamo no al contorno di patate assieme al pesce, prediligendo l’insalata.
Sì a questi alimenti a Natale. Salmone affumicato, burro, avocado, paté di fegato (soprattutto se fatto in casa), poca frutta secca, frutta esotica lontano dai pasti, aringhe o alici o anguilla, crostacei, uova di lompo. Tutti questi alimenti, anche quelli pesanti, hanno un buon profilo lipidico che contrasta quello insulinico e quello glicemico. Inoltre, soddisfano meravigliosamente il nostro palato.
Attenzione al sale: non metteteci il carico da novanta salando senza pietà. Già molto cibo significa molto sale anche quando mangiate normalmente.
Cibo vero, che fa bene: a Natale puntiamo sul fatto in casa, non sul comprato dalla gastronomia. Evitiamo glasse finte, surgelati, salse e preparazioni pronte.
2) E I TRUCCHI PER SMALTIRLI
Camminare:
avete mangiato troppo? Proponete una bella passeggiata per la città vestita a festa. Camminate, camminate, camminate. Fa freddo? Bene, meglio.
I piatti rossi e piccoli: piattini rossi per gli antipasti e ogni portata possibile. Funziona: si mangia di meno.
Spezie, odori, incensi, candele profumate: se cucinate voi e invitate voi a cena, mettete in giro candele profumate di buono, ad esempio agli agrumi, o incensi, oppure speziate con zenzero, pepe, peperoncino i vostri piatti. Mangerete di meno.

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